Un drappeggio semitrasparente, sulla sinistra, movimenta la suddivisione del quadro tra sfondo e piano d’appoggio. Tre grandi campiture, di cui solo la sfondo a destra è senza punti luce, giocano a rimandarsi il colore con tre vasi: uno di vetro trasparente verde, l’altro madreperlaceo, il terzo di metallo lavorato. Sul lucido piano di base è appoggiato un ventaglio semiaperto, con il fiocco di seta leggermente scomposto, a ripetere il triangolo rovesciato del drappeggio.
Tre campi di colore, tre vasi, tre materiali diversi, tre modi diversi di interpretare la luce e i suoi riflessi che si duplicano all’interno dei vasi vuoti, tre tinte dominanti (verde, marrone e blu). La presenza del ventaglio, immotivata e aritmica, spezza spazi e ovvietà, inserendo una punta di colore che attira lo sguardo e ne fa il sommesso protagonista.
Una rara armonia di colori, senza passaggi bruschi, che regala la pace delle cose equilibrate e l’ottimismo delle luci presenti ovunque.