A 70. Attraverso

La maturità di quest'opera si nota di più nel "taglio" scelto, che comprende diverse forme geometriche: triangolo, sfera, arco, rettangolo ... ma, sempre, qualcosa rompe la rigidità della geometria: un ramo d'albero che scende obliquo, tronchi che si intersecano, una macchia di fiori inclinata si orienta perpendicolare al ramo, linee nette verticali, orizzontali e curve, ombre "macchiate" che stemperano ogni durezza lineare, due alberi lontanissimi che si insinuano in un cielo variegato, a dire che anche il cielo si "innamora" dei colori che incontra, assumendone le sfumature.

Ma sarebbe un'immagine spenta, insignificante, troppo sognante senza l'urlo di quei quattro punti bianchi che parlano di realtà umana, di direzione, di navigazione, di pericolo ma anche di sicuro approdo.

E il desiderio di infinito si cela ovunque: nulla è inquadrato per intero, tutto termina "oltre", ogni linea-colore conduce "al di là". Messaggio neppur tanto nascosto ...