Dipinto con la "passione" del primo periodo, l'opera lascia i particolari non definiti ma chiaramente descritti, mantenendo le sfumate campiture di un certo secessionismo.
Due bambine dell'Alto Adige, così "nordiche" nei colori e così "primitive", naturali e semplici nei tratti e nella posa, sono profondamente assorte, forse a disagio per questa avventura così "magica" nel loro tempo e nella loro cultura: ritrovarsi, poi, nel quadro! In ogni caso, ambedue sembrano esprimere primariamente il sentimento della Pittrice: rimpianto per un mondo che scompare, preoccupazione di quel che ne sarà di quei valori qui rappresentati, smarrimento per una modernità incombente ...
Il sole estivo gioca variamente sulla pelle, sui visi e sui capelli, restituendo biondi riflessi e gote colorite e quasi scolpite.
Sullo sfondo, già si annuncia la ricca tavolozza dei verdi tipica dell'Artista, e qualcuno di quei fiori di montagna presenti in altri suoi quadri di paesaggi alpini.
Il ritratto dei loro "fratellini" ("Bambini d'Alto Adige", B04) è stato acquistato, alla Mostra del 1941 ad Abbazia, dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Fiume, ove si trova tuttora esposto.
Ritratti di natura e infanzia d'inizio secolo, in ogni sfumatura ...