La Voce d’Italia – Nuova. Milano – Mensile d’informazioni e attualità politico-culturali – Anno I – N° 1
“Polemica sulle arti”
(…) Qualche nome buono. – Limitiamoci alla scultura. L’ultimo nome valido, di indirizzo classico, pur non essendo un accademico, è stato A. D'Antoni (Roma 1894-1969). - Milano ha avuto Franco Bargiggia (Milano 1888, Sanremo 1966), che ha lasciato una ricca serie di bronzi di bella fattura. - G. Manzù possiede doti, ma insegue miraggi di uno spettacolarismo impressionistico che cadranno nel vuoto. Non è valida la sua porta di San Pietro; sono validi certi suoi piviali con mitria. - Era molto valente il Martini; il suo capolavoro è il gruppo, sull'ingresso dell'Ospedale Maggiore di Milano, col Duca Francesco Sforza, la Duchessa e Pio II; tutti e tre « sono in mezzo », cioè al posto d'onore: il papa, la signora, il capo dello stato. Chi sa far questo, sa « pensare l'arte ». La modellatura è degna d'un grande del Rinascimento. - Oggi i ritratti meglio interpretati, e più fedeli al vero, sono quelli di Nuzzi Chierego (Milano, Via S. Siro 31); le mani di questa signora hanno modellato bene Quasimodo, Padre Pio, giovinette acerbe e protese alla vita.
MÈNIPPOS
La stampa disse:
Trapani Sera, 15 maggio 1975
L’opera sarà della scultrice Nuzzi Chierego
Una statua di Padre Pio nella villa della Madonna
Trapani. Una grande statua di padre Pio da Pietrelcina , alta due metri, sarà collocata prossimamente nel giardino antistante la chiesa della Madonna. La scorsa settimana il Comitato, presieduto da Mons. Giuseppe Agosto, ha compiuto un sopralluogo nella Villetta Pepoli, unitamente all’artista, la nota scultrice Nuzzi Chierego, originaria di Fiume, ma da molti anni residente a Milano.
(Fotografia: monumento di Padre Pio a statua intera, dalla fonderia)
Da fotocopia di dattiloscritto, senza data né altro riferimento
Fu così che il 12 ottobre del 1974, in seno ai Gruppi, si costituì un Comitato, che ho avuto l'onore di presiedere,e si stabilì di affidare ad un artista di talento la modellatura della statua in bronzo. La scelta cadde su una scultrice friulana, residente a Milano, Signora Nuzzi Chierego, di chiara fama; ella accettò di eseguire l'opera. La Statua , pregevole nella composizione, aderente al vero, ci mostra P.Pio nell'atteggiamento che gli era abituale, quando accostava le persone, sorridente e benedicente. La Statua , che pesa quattro quintali, poggia su di un blocco monolitico di granito rosso del peso di cinque tonnellate, preparato a Pietrasanta di Lucca.
Mons. Giuseppe Agosta, Presidente del Comitato
Il Sempione, settimanale cattolico del Verbano - Venerdì 3 settembre 1976
La notorietà della Chierego ha raggiunto anche i paesi d’oltre confine. Di grande pregio due sue opere: il ritratto di Salvatore Quasimodo ed il recentissimo grande bronzo di Padre Pio, collocato nel giardino della Villa Comunale di Trapani.
G.B. (Giuseppe Buschini)
Il Sempione, settimanale cattolico del Verbano - Venerdì 10 settembre 1976
Una scultura di Nuzzi Chierego
La statua di Padre Pio, collocata recentemente nei giardini della Villa Comunale di Trapani, opera della scultrice Nuzzi Chierego, che in una personale di Pittura in atto a Stresa riscuote ampi consensi per il virtuosismo della sua arte.
(Fotografia: monumento a Padre Pio a statua intera, dalla fonderia)
Fotografia di dettaglio del monumento sul dépliant della mostra 1 – 15 settembre 1976 alla Galleria Centro d’Arte e Cultura “Europa” – Stresa
TRAPANI SERA, Trapani, 28 maggio 1977 (clichè: statua a figura intera – con didascalia: “La foto: la statua in bronzo di Padre Pio da Pietrelcina”)
Il 5 giugno alla villa Pepoli Sarà inaugurata la statua di P. Pio
TRAPANI — II Comitato pro erigenda statua a Padre da Pietrelcina ha condotto in porto la sua iniziativa: il monumento in bronzo, pregevole opera dell'artista Nuzzi Chierego, è stato collocato su un piedistallo marmoreo nella Villa Pepoli, accanto alla Basilica dell'Annunziata. La sua realizzazione, è stata resa possibile dall'impegno di mons. Giuseppe Agosta e della dott. Linda Bica, rispettivamente direttore e incaricata diocesana dei gruppi di preghiera».
Il 5 giugno la statua sarà inaugurata a conclusione di una quattro giorni di spiritualità in alcune parrocchie della città e della diocesi.
TRAPANI SERA - Trapani, 11 giugno 1977 (clichè: la statua nel parco attorniata da fedeli) - Conclusi a Trapani i festeggiamenti in onore di Padre Pio da Pietrelcina
TRAPANI — È stata inaugurata domenica scorsa la statua in bronzo di Padre Pio da Pie-trelcina, collocata nel giardino Pepoli per iniziativa dell'incaricata diocesana dei gruppi di preghiera dott. Linda Bica d'intesa con mons. Giuseppe Agosta, presidente del Comitato che aveva promosso la raccolta di fondi necessari per fare dono alla città di questa autentica opera d'arte. La cerimonia è stata preceduta da una solenne concelebrazione nell'attiguo Santuario dell'Annunziata. Vi hanno preso parte, oltre al Vescovo di Trapani mons. Francesco Ricceri, tutti i sacerdoti della diocesi. Almeno duemila persone hanno assistito al rito, assieme alle autorità cittadine.
IL FARO - Mercoledì, 6 luglio 1977
FESTA DI POPOLO PER PADRE PIO A TRAPANI
All’estremo lembo d’Italia, a Trapani,domenica è stata vissuta una giornata di grande fede cristiana e di intensa ed ardente spiritualità di tutta la popolazione della laboriosa cittadina in occasione della solenne inaugurazione di un’opera scultorea bronzea raffigurante la ieratica figura di P. Pio da Pietrelcina ad altezza d’uomo posta nello spiazzale davanti il santuario della Madonna di Trapani, fra piante e fiori, sopra un basamento di blocco marmoreo.
La significativa manifestazione religiosa ha avuto inizio con la benedizione effettuata da parte di S. E. il Vescovo mons. Ricceri della diocesi di Trapani e si è conclusa con il caloroso e fervente messaggio di vivissimo apprezzamento per l’iniziativa popolare trapanese da parte del S. Padre Paolo VI, che in un telegramma fatto pervenire alla gran folla dei convegnisti radunatisi ha voluto esprimere tutta la gioia del Suo animo per avere elevato il monumento a P. Pio.
Per l'occasione sono convenuti a Trapani sin dalle prime ore molti pulmann pieni di fedeli estimatori di P. Pio da tutta la Sicilia occidentale, dalle zone della Valle del Belice ancora martoriate ma sempre attaccate alla fede cattolica ed al messaggio di P. Pio, da Agrigento, da Palermo, da Mazara, da Alcamo, da Paceco, da Castelbuono, da Mistretta, da Castellamare del Golfo, Salemi, il gruppo dei bambini ospiti della Casa del Fanciullo P. Pio di Acqua dei Corsari ospiti permanenti. La imponente manifestazione di toccante fede e di grande entusiasmo era stata ottimamente organizzata dal dinamico mons. prof. Giuseppe Agosta, assistente diocesano dei gruppi di preghiera P. Pio di Trapani e dall'appassionato ed instancabile impegno della dott.ssa Linda Bica, che hanno voluto testimoniare il forte attaccamento della gente trapanese e siciliana al messaggio evangelico di P. Pio.
La banda musicale della città ha svegliato di prima ora la comunità ecclesiale che alle, ore 11 è convenuta a riempire le navate del Santuario di Maria SS. ed il grande giardino antistante gremitissimo per seguire la concelebrazione della S. Messa, nella Chiesa rinnovata appena dal tremendo terremoto del 1968.
Attorno al Vescovo della diocesi di Trapani erano ben venti sacerdoti tra cui mons.Oreste Vighetti, presidente dell'Opera P.Pio appositamente venuto dalla lontana S. Giovanni Rotondo, il superiore del convento Padre Pietro Tartaglia, Padre Onorato e Padre Michele Mastromarino della comunità di Foggia, Padre Fulgenzio Izzo vicario provinciale della diocesi di Foggia, P. Lino Barbati che è il delegato postulatore della causa di beatificazione di P. Pio.
Attorno all'altare maggiore in devoto raccoglimento erano presenti il prefetto, il questore ed il sindaco di Trapani con alcuni assessori ed altre personalità tra cui l'on. Domenico Cangialosi, assessore regionale alla P. I., il comandante di polizia urbana e l'intendente di finanza dr. Messina, il vice-questore Varchi.
La città era tappezzata di manifesti inneggianti il valore religioso dell'incontro. Molti gli stendardi, le bandiere del Vaticano e gli steloni delle diverse comunità siciliane, di decine di gruppi di preghiera e centinaia di giovani studenti e lavoratori che poi si sono tutti accostati alla S. Comunione officiata da ben cinque sacerdoti per la durata di oltre mezz'ora in assoluta compostezza.
Al S. Vangelo mons. Vighetti ha messo in rilievo il significato della sacra funzione in onore di P. Pio., il quale a tanta distanza dalla morte affascina sempre più tanti cristiani e soprattutto le nuove generazioni che vedono in lui il segno dell'umiltà e della carità di Cristo in un mondo che ha tanto bisogno di non perdere i valori cristiani della vita.
Dopo la cerimonia Eucaristica, il sindaco di Trapani dott. Grimaudo ha tagliato il doppio nastro tricolore e vaticano d'ingresso alla maestosa statua bronzea di P. Pio benedicente ed il Vescovo Ricceri ha impartito la S. Benedizione alla folla osannante, che implorava pace e amore al grande padre cappuccino scomparso. E' seguito il discorso inaugurale fatto da mons. Giuseppe Agosta, che ha presieduto il comitato organizzatore e promotore dei festeggiamenti e per la elevazione del grande monumento con la partecipazione diretta di tutta la popolazione di Trapani, nonché di Enti ed istituzioni religiosi e laici tutti impegnati in una vera gara di adesione per la migliore riuscita di quanto programmato.
Del comitato organizzativo facevano parte professionisti e magistrati, politici ed uomini di cultura e d'arte, operai, studenti, casalinghe, impiegati, artigiani. Mons. Agosta ha espresso la viva gratitudine a tutti per la collaborazione e per la generosità ed i sacrifici che hanno consentito di portare a felice compimento l'importante opera artistica della scultrice friulana Nuzzi Chierego, venendo così incontro al vivo desiderio manifestato dai fedeli trapanesi incoraggiati e sostenuti dal Vescovo Ricceri, il quale ha espresso le più vive felicitazioni ai promotori e particolarmente al fattivo ed appassionato impegno di Mons. Agosta. Il superiore del convento di S. Giovanni Rotondo Padre Pietro Tartaglia, prendendo la parola e ringraziando tutti per la calda testimonianza di fede cristiana, ha esaltato il fervore e la religiosità dei siciliani che sempre hanno saputo dare prova di sincero attaccamento ai principi di vita cristiana tanto cara a P. Pio. Il Padre Tartaglia ha poi messo in giusto rilievo la personalità e la figura, di P. Pio, l'attualità del suo fermo insegnamento evangelico, la sua umiltà e fedeltà alla chiesa di Roma ed al Papa come rappresentante di Cristo Gesù.
Anche il sindaco di Trapani dott. Grimaudo ha espresso la viva devozione dei cittadini trapanesi a P. Pio attraverso i numerosi gruppi di preghiera che ogni giorno si moltiplicano e vengono additati come esempio di civismo, di carità, di amore fraterno, di attaccamento alla chiesa in spirito di servizio e di umiltà.
Dopo un breve intervallo per il pranzo, tutti i vari gruppi di preghiera si sono dati convegno presso la Chiesa di S. Michele Arcangelo alle falde del monte Erice per un pubblico ed aperto dibattito sull'importanza della preghiera nel momento attuale per la salvezza della persona umana e della società, per un autentico ritorno alle origini del cristianesimo integrale ed al metodo di evangelizzazione e di promozione portato avanti dai primi cristiani e poi da S. Francesco di Assisi e da P. Pio da Pietralcina con il sacrificio della sofferenza e con il costante impegno personale per un vero permanente apostolato missionario.
Nel dibattito sono intervenuti oltre quaranta dirigenti dei vari gruppi di preghiera delle diverse diocesi ed altri che hanno espresso una testimonianza personale, tutti impegnati a realizzare il regno di Dio sulla terra in fraternità di intenti contro il materialismo ateo prevaricatore e contro la violenza e la delinquenza che offende Dio ed il Creato portando nell'affossamento del genere umano con grave perfidia e spesso con una pericolosa mascheratura che, riesce a tradire e traviare anche tanti cuori buoni e candidi.
Il dott. Girolamo Grigoli ha portato l'impegno e l'entusiasmo dei gruppi di preghiera P. Pio di Palermo, che non sono e non possono essere gruppi di potere, nè di lotte o di fazione, ma di edificazione ed elevazione cristiana, spogli dai mali del mondo che cercano di ammaliare ed affascinare per condurre l'uomo nel baratro ed allontanarlo da Dio che è unico bene e solo mezzo di santificazione. Il dott. Grigoli ha anche portato l’adesione del centro studi sociali e politici «Giuseppe Tomolo» che è presieduto da mons. Giuseppe Uzzo del tribunale regionale ecclesiastico ed è sostenuto dal card. Pappalardo arcivescovo di Palermo, il quale ha voluto inviare un caldo saluto a tutti i gruppi di preghiera convenuti a Trapani per questa importante manifestazione popolare di fede cristiana.
GIROLAMO GRIGOLI
La Casa Sollievo della Sofferenza, anno XXVIII, n° 22 – 16-30 novembre 1977 pagg. 10-11-12 Trapani, 5 giugno: inaugurato un monumento a Padre Pio: Invitò l’umanità a ritornare a Dio (Clichés:
- a pag.10 il monumento con il piedestallo:“Il monumento in bronzo di Padre Pio inaugurato a Trapani il 5 giugno scorso. La statua è opera della scultrice Nuzzi Chierego”;
- a pag. 12 gli addobbi in piazza: “Trapani, 5 giugno. Inaugurazione del monumento a Padre Pio nella villa comunale Pepoli. Il palco, tappezzato di striscioni con i nomi dei gruppi presenti alla bella e riuscita manifestazione.”)
Da alcuni anni i gruppi di preghiera di Trapani manifestavano il desiderio di erigere un monumento in bronzo al loro fondatore e guida spirituale: Padre Pio da Pietrelcina. Questo desiderio fu raccolto da monsignor Giuseppe Agosta, direttore diocesano dei gruppi, e dalla dottoressa Linda Bica, incaricata diocesana.
Circa tre anni or sono, essi costituirono un comitato “Pro erigenda statua di Padre Pio” Hanno fatto parte di esso alcuni figli spirituali di Padre Pio e persone tecnicamente preparate, che potessero consigliare saggiamente.
Dopo qualche riunione si giunse alla decisione di affidare il lavoro ad un artista che si fosse cimentato, in precedenza, a raffigurare plasticamente il volto del Padre. La scelta cadde sulla scultrice d’origine fiumana Nuzzi Chierego, residente a Milano.
Il lavoro fu condotto a termine in meno di un anno, con soddisfazione di tutti. La statua è una pregiata opera d’arte e coglie in pieno, attraverso le forme, la spiritualità di Padre Pio.
Intanto, accogliendo alcuni consigli della stessa scultrice, il comitato si premurava di allestirne la base, un blocco di granito rosso, pregiata opera degli artisti di Pietrasanta di Lucca. Inoltre, d’accordo col Comune di Trapani, che aveva autorizzato la collocazione della statua nella Villa Sieri Pepoli, si disponevano i lavori per allestire l’aiuola e le opere in calcestruzzo per la base.
Ora, a completamento dei lavori, il comitato, che ha raccolto anche i fondi necessari, tra i numerosi figli spirituali di Padre Pio principalmente, ha voluto premettere all’inaugurazione una “quattro giorni” di spiritualità in alcune parrocchie della città e diocesi, e nelle scuole superiori del capoluogo.
(…) Al termine della Messa, nella villa antistante la basilica, monsignor vescovo ha benedetto la statua, mentre duecento bambini, sfilando, offrivano fiori. (…) La banda musicale, intanto, scandiva le note di un inno dei gruppi di preghiera, tra la commozione generale. (…) Al pomeriggio, nel salone della parrocchia San Michele, (…) ha parlato la dottoressa Linda Bica, che ha detto: “… Ringrazio l’artista Nuzzi Chierego e gli artigiani che con il loro lavoro hanno realizzato il monumento.”
(…) Il monumento è continua meta di pellegrinaggi e, da quando è stato inaugurato, per ben quattro volte il popolo di Trapani si è riunito numeroso intorno ad esso, per recitare il rosario meditato e per ascoltare la Parola di Dio. (cronaca di d. g. a. )
Il Sempione, anno 79 – N°30 – venerdì 28 luglio 1978
Comparso anche su Il Sabato – sabato 29 luglio 1978
Abbiamo parlato della Chierego in occasione della personale di Stresa del 1976 e qualche mese fa, allorché abbiamo ricordato che nel giardino della villa comunale di Trapani è stato collocato un bronzo di Padre Pio, lavoro condotto a termine in meno di un anno dall'artista fiumana, che ha riscosso la simpatia del pubblico e del critico per la sua originale tecnica. GIUSEPPE BUSCHINI
1984 – dicembre: Gruppo di preghiera “Padre Pio” del Santuario Maria SS. Di Trapani, pag. 3: clichè in bianco e nero della statua a figura intera di Nuzzi Chierego (senza menzione)
1985 - Atti del 3° convegno dei gruppi di preghiera di P. Pio, nel 25° di fondazione a Trapani. 20-21 aprile 1985
Copertina: la fotografia del monumento a firma Chierego.
Pag. 46: “Abbiamo festeggiato: (…) l’erezione di un monumento in bronzo a Padre Pio nella Villa Comunale “Pepoli”: opera della scultrice Nuzzi Chierego. L’inaugurazione è avvenuta il 5 giugno 1977”
1987 – “L’idea liberale”, organo del Centro Studi dell’Idea liberale, N.S. VI-XXIX – fasc.II-III, Sett-Ott/Nov-Dic 1987. Pag. 88: “Presentazione di Artisti: Nuzzi Chierego”
In quest'arte la Nuzzi Chierego ha conseguito risultati eccellenti: oltre numerose opere di soggetto religioso e profano, abbiamo alcuni ritratti di eccezionale fortuna artistica; ricordiamo il ritratto di Salvatore Quasimodo, quello di Giorgio Cicogna; soprattutto felice è il monumento che Trapani le ha commissionato per magnificare il celebrato Padre Pio da Pietralcina; sempre la materia incontra lo spirito; sempre vedi « la mente » del personaggio, come voleva Leonardo, nei tratti del volto perfettamente riprodotto.
GIOVANNI GIRALDI
A Padre Pio abbiamo eretto un monumento in bronzo, opera della scultrice Nuzzi Chierego. Chi entra nella villa Pepoli, antistante la Basilica , può ammirarlo.
SENZA DATA né intestazione (forse inserto a “Casa Sollievo della Sofferenza), da pag. 15 (copertina) a pag. 22:
I monumenti di Padre Pio in Italia e nel mondo (in ordine alfabetico) pag. 22:
194) TRAPANI – Scultore: Nuzzi Chierego – Data inaugurazione: 5 giugno 1977
1998, Gennaio/Aprile. Notiziario della Basilica –Santuario “Maria Santissima di Trapani” n° 30: “Intorno a Maria nel Santuario di Trapani” – pag. 21, da un’intervista alla dott. Ermelinda Bica, animatrice emerita del Gruppo di Preghiera padre Pio: