S-B 38 Deposizione
Dalla tesi di Anna Lucciola A.A. 2018-2017 presso la Facoltà teologica dell'Emilia Romagna ISSR "A. Marvelli", Nuzzi Chierego. Amate l'arte: è dono di Dio e consolazione , Cap. XII, pag. 79:
In questa scultura possiamo osservare Cristo deposto dalla croce attorniato da tre angeli: due in piedi che gli tengono il capo e uno in ginocchio che gli abbraccia i piedi. Il Cristo è appoggiato con il corpo ad una roccia come su un trono, mentre le gambe sono sospese.
L’angelo a sinistra del Deposto ha in mano la corona di spine. È sicuramente una lettura originale della Deposizione/Pietà (...) la scena rappresentata da Nuzzi Chierego non mostra i segni cruenti della crocifissione sul corpo del Cristo. Egli è come addormentato e gli stessi angeli (...) appaiono stupefatti e increduli.
Le linee curve indicano una certa armonia di forme in tutta la scultura. Il Cristo seduto su un massetto di sassi è intronizzato, la posizione delle gambe e dei corpi dei due angeli che sono alla testa del Cristo mostrano la dinamicità che caratterizza l’opera,(...). L’angelo che abbraccia e stringe a sé i piedi e le gambe è quasi accasciato e forma una linea continua tra le gambe di Cristo ed il corpo dell’angelo stesso, quasi a trattenerlo. In questa deposizione non troviamo (...) i simboli della crocifissione: chiodi, tenaglie, Maria, Giovanni il teologo, Giuseppe di Arimatea e Nicodemo. La scena è essenziale (...). I tre angeli rimandano sicuramente a ciò che fino a poco prima dell’evento era solo una speranza ora diventata certezza: il Cristo Figlio di Dio sarà accolto dal Padre attorniato da una schiera di angeli.
2022 - "Nuzzi Ivancich Chierego, da Fiume a Riccione (e a Rimini), Ariminum, Storia, arte e cultura della Provincia di Rimini, Anno XXIX n. 2 Marzo Aprile 2022, a cura di Alessandro Giovanardi, Docente di Arte Sacra e di Iconografia e Iconologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini-San Marino-Montefeltro; cura le attività culturali della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e dirige la rivista di storia, arte e cultura «Ariminum».
https://www.storiaeletteratura.it/autori/giovanardi-alessandro/8292
In queste raccolte si ritrova, coincidenze inaspettate, un'apertura alle forme estetiche e al pensiero dell'Europa intera. Questi luoghi, celati ai più, interpellano la nostra amnesia con i semi filosofici, poetici e figurativi coltivati nel Novecento, irrigati dal flusso di modernità che sgorga dalle grandi città del nord Italia, dalle brezze dell'Adriatico settentrionale e orientale.
Non stupisce perciò che sia passato senza commenti il dono di una poetica Pietà degli Angeli (fig. 1) alla collezione d'arte sacra della Diocesi di Rimini, riposta nella sala ottagonale accanto al Tempio Malatestiano. Eppure la pregevolissima scultura in bronzo ci permette di andare alla scoperta di un'artista ignota ma di grande valore, Nuzzi Ivancich Chierego (Fiume 1905-Stresa 2001), e con lei, di un intero mondo di città, viaggi, relazioni e, soprattutto, di poesia.
(...) Anche nelle opere a tema sacro vi è un ethos, un'autodisciplina che impedisce di cadere nello sconforto, di indugiare sui segni della sofferenza: gli Angeli che accudiscono il Cristo della Pietà (fig. 1), non solo partecipano con sollecita tenerezza alla sofferenza terrena di Gesù, ma, accudendone il corpo prezioso, consumato dall'ascesi e dal sacrificio di sé, celebrano una liturgia celeste: con appassionata delicatezza, con coscienza di ricevere e restituire un mandato. La morte del Salvatore è come un sonno, il lamento angelico si ritrae in un muto stupore, invitandoci al silenzio, alla quiete, alla decantazione dei sentimenti, senza rinunciare all'emozione.
Collezione Dr. A. Habermann - Milano