Struttura a forma di cono, al vertice del quale il velo della Madonna protegge il Viso chino, assorto nella contemplazione. Il manto digrada dolcemente, opponendosi a quello di Giuseppe e formando con esso una prima “conchiglia” che lascia scoperti soltanto i gradini del sedile e i piedi: frontale quello dello Madonna, distesi sul fianco quelli di San Giuseppe, ad indicare un appoggio ben più centrale.
Ai lati, la linea del ginocchio femminile sporge rispondendo all’inclinazione delle spalle maschili: due parentesi che delimitano il campo in senso orizzontale.
Più all’interno, una nicchia è formata dalle braccia dei Genitori: a reggere il corpicino quello di Lei, a porgere il frutto quello di Lui.
Ginocchia e braccia del Piccolo sembrano formare un’ulteriore conchiglia, ancor più interiore, dalla quale spunta come un bocciolo soltanto quella Testolina, che rimane il punto di maggior rilievo e quindi di maggior luce, comunque si ruoti l’opera.
Anche la fronte di San Giuseppe offre un’ampia superficie alla luce: i pensieri divini lo permeano, sino a quella mano che vorrebbe almeno nutrire il suo piccolo Dio ... un’insolita descrizione del sentimento della Paternità, l’abbraccio timoroso e delicato, zigomo contro tempia, la contemplazione senza sguardi ...
E’ bello toccare quest’opera, sentire la gradazione delle rotondità, dal piccolo frutto alla Testolina alla Fronte al Velo, poi tornar giù lungo uno dei manti e risalire lungo l’altro, e rifare il percorso più interno, poi ancora più stretto, fino a quelle piccole ginocchia che sembrano volersi muovere, e poi, con le due mani, accarezzarne il retro, dove i due mantelli stanno uniti in una quasi liscia superficie bivalve.
E, come due ali, il buio sul petto dei Genitori, proprio lì, dove il cuore batte e teme...
Famiglia.
La Voce di Fiume , 25 dicembre 1979 – Anno XIV, n° 11
Clichè:” Merenda divina”, bronzo
Questa artistica scultura della concittadina Nuzzi Chierego accompagni i nostri auguri di BUON NATALE e BUON ANNO.