La voce del tempo

Olio su tavola h cm 20 x 25 firma “Chierego” in basso a destra Similaun, il ghiacciaio dove fu trovata la preistorica mummia del cacciatore che da solo affrontava le cime.

Codice: A022

Data:

Collocazione: 0

La conca del ghiacciaio occupa la parte centrale alta del piccolo quadro, dove due morbide cime rubano spazio al cielo rannuvolato ma non buio. Volutamente anonima rimane la fascia centrale: un bosco di verdi tenebre forma il piano intermedio, la cui linea digradante sembra voglia incrociarsi con la cresta della valle, quasi fossero le due diagonali.
Il primo piano è occupato da un’esile e povera staccionata, resa lucida dagli anni e dal sole, che taglia in orizzontale la base del quadro e dà – abilità dell’Artista! – l’incredibile dimensione della profondità, così difficile da rendere nei grandi spazi.
Al di là dell’insolita scelta che costruisce il quadro, commuove il messaggio, che l’imminente succedersi dei fatti ha reso quasi una profezia: la vivida gioia di quella gita al presente arrotonda e ammorbidisce il duro legno di quella staccionata cui si può stare aggrappati, ma che può essere anche il punto di slancio per un volo oltre il buio bosco della prova dolorosa, verso un’Eternità che emoziona ed innamora, sicuro approdo dove, ad attendere, ci son forse le vestigia di altri uomini della preistoria, fermati nel tempo e dal tempo nella solitaria ricerca di un Meglio …
Fu l’ultima gita in alta quota dell’Artista, che per quel giorno ritrovò la felicità del pennello veloce come agli esordi, senza ripensamenti, come se Altro la urgesse: in seguito, l’Artista amò questa “cartolina” come fosse un biglietto d’invito firmato da tutti i suoi Cari.


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