B 163 Sinfonia di verdi
La semplicità è un aspetto fondamentale di tutta l’arte. ‘Togliere’ piuttosto che ‘mettere’ è una regola fondamentale per pittori, scultori, poeti o musicisti.
Tra le canzoni con una sola nota non si può che citare la famosa Adieux à la vie, élégie sur une seule note per soprano e pianoforte di Gioacchino Rossini, brano che mantiene per tutta la durata la stessa nota senza mai muoversi con la melodia: cambiano gli accordi e si muove l’armonia. L'orchestrazione, che si dispiega restituendo all'identica nota cantata dalla soprano un significato sintattico sempre differente, sa ricreare tutti gli aspetti formali e le varianti classicamente presenti in un'aria: talmente ben fatta, che il distratto può non accorgersi della paradossalità della "melodia" cantata.
Senza voler fare confronti impropri, anche questo piccolo lavoro degli anni più tardi rispecchia questa esigenza della Chierego di limitare le "note" di colore, saggiandone le sfumature e le soluzioni possibili, fino a sfiorare l'arte informale. «Dire verde - asseriva - è come citare il titolo di un libro: occorre conoscerne tutti i diversi capitoli!»
Collezione Dr. A. Habermann, Milano