18 – 31 maggio 1939 – XVII
Palazzo dell’Arengario – Monza
Nuzzi Chierego-Ivancich che ordina la sua mostra personale nella storica sede dell’Arengario di Monza, ha già avuto un bel collaudo della sua dignità di pittrice in molte mostre personali e collettive, in varie città d’Italia. Ma questa sua nuova mostra monzese fa apparire il rigoglioso sviluppo del suo talento pittorico, portato a descrivere e rilevare aspetti eminenti e del mondo umano e della natura.
Quanto l’indole sensibile del suo temperamento la designi a rappresentare artisticamente i bambini si vede in molte delle sue tavole, dove il segreto e gentile incanto del mondo piccino è svelato in opere di pittura, che hanno una loro interiore soavità, ma che consistono in una pittura forte e sostenuta, dal disegno nitido e inciso, dai toni sovente smaglianti e festosi, sempre pittoricamente sostenuti.
Attraverso la varia espressione consegnata ai ritratti, Nuzzi Chierego-Ivancich sale a un complesso di visioni più universali nel rappresentare la natura. Se le impressioni di piccole dimensioni posseggono il vibrante impulso delle notazioni improvvise, le più vaste concezioni consentono alla pittrice di impiegare le risorse del suo gusto e della sua tavolozza in opere di preciso sapore naturalistico, come l’intenso paesaggio di Volosca, lineato con forza nei caldi smalti azzurri, o come quei paesaggi di lago, che tra perlacei riflessi e grigi arcani rendono con così veritiero accento il poetico mistero del lago.
In conclusione si può dire che con questa mostra Nuzzi Chierego manifesta e documenta l’elevata dignità d’arte che ha raggiunto con volontà pari al talento.
Maggio 1939 – XVII / Dino Bonardi
Elenco delle opere
1. Maternità
2. Maternità (sanguigna)
3. Al Nido
4. Nudo (pastello)
5. Piccina
6. Al sole
7. Vecchio
8. Casetta rosa (pastello)
9. Approdo a San Vigilio
10. Lago di Garda
11. Nubi
12. Cavallo
13. Isola Madre
14. Grigio-argento sul lago (pastello)
15. Inverigo
16. Similaun
17. Valle di Gressoney
18. Violacciocche
19. Violacciocche
20. Calendole
21. Primule
22. Palloni
23. Crocefisso
24. Piante grasse
25. Nudo
26. Peperoni
27. Volosca
28. Bambine atesine
29. Girasoli
30. Covoni
31. Tesido (pastello)
32. Prati a Monguelfo
33. Prati a Monguelfo
34. Segheria
35. Alto Adige
36. Mia madre
37. Tramonto a Monguelfo
38. Autunno al parco
39. Autunno a Locarno
40. Bambino (pastello)
41. Passerottino
42. Dopo il bagno
43. Sonno
44. Pigiama rosa
45. Paesaggio svizzero
46. Paesaggio svizzero
47. Les Verrières
48. Les Verrières
49. A 4 mesi…
50. Carla
51. Ritratto
52. A tavola
53. I primi pasti a tavola
54. Sala d’attesa
55. Alla “Maternità”
56. Ritratto
57. Luisa
58. Nudo
59. Ritratto
60. Operaio
61. Hiberia
62. Piccina al sole
63. Madre con bambino
64. Lettura
65. Piante grasse
66. Nudo (scultura)
67. Nudo (scultura)
La stampa disse:
1939, 17 maggio – XVII – Il Popolo di Monza
La Mostra Chierego all’Arengario.
Si apre con domani, giovedì 18 corr. nel salone dell’Arengario la Mostra di Nuzzi Chierego Ivancich, pittrice fiumana, che ha attirato consensi unanimi nelle precedenti mostre personali sia a Milano che ad Abbazia e a Bergamo, nonché in altre collettive. Essa presenta un complesso di circa 70 opere scelte tra paesaggi, nature morte, ritratti. Dal complesso della produzione traspare una forte natura di colorista, esperta del disegno. Particolare sapore raggiungono nella Chierego-Ivancich le opere ispirate alla maternità ed all’infanzia ed i suoi ritratti di bimbo assumono una grazia singolarissima per l’immediatezza dell’atteggiamento.
La Mostra rimarrà aperta dal 18 al 31 maggio. Essa potrà suscitare anche presso il pubblico monzese l’interesse e la cordiale simpatia attinti altrove dalla valente pittrice.
1939, 24 maggio – XVII– Il Popolo di Monza
La pittrice Chierego-Ivancich all’Arengario.
Nel magnifico salone cittadino espone una settantina di opere una giovane pittrice, Nuzzi Chierego Ivancich.
I suoi lavori denotano una diligente ricerca pittorica, che nei paesaggi arriva a risultati decorativi piacevoli, e mostrano una sensibilità precisa che riesce ad evitare il manierismo fantastico, in cui sarebbe stato facile cadere.
Si osservino graziosi pastelli con figure di bambini, ottenuti con soffice freschezza, nei quali si manifesta l’ingegno tipicamente femminile, vincolato alla semplicità e sanità degli affetti umani.
La mostra resta aperta fino al 31 maggio.
Deberti
1939 – 25 maggio – XVII – Il cittadino
Una mostra della pittrice Chierego - Ivancich
Un’anima veramente serena deve possedere la pittrice Chierego-Ivancich che espose numerosi quadri nel salone dell’Arengario. Basta guardare i ritratti dei bimbi, le nature morte ed i paesaggi; quelli ritraggono i visi stupiti e luminosi dell’infanzia con un tocco così soave e morbido che commuove; i fiori, i ritratti ed i paesaggi trattati con solidi arditi colori ed intonazioni nette, danno anche un’impressione decorativa ed un preciso significato senza entrare col bisturi nel vivo sentimento che la natura ha suggerito all’artista.
Una mostra che si visita volentieri e che una volta allontanati lascia il desiderio di rivederla, per assorbire un poco di quella gioconda festività che emana da quelle tele, ricche di luce e di colore.
La mostra resterà aperta fino alla fine del mese.
l.s.